La carta degli scontrini può essere di tre tipi, ma in larghissima parte si carta di carta termica che va buttata nell’indifferenziato
Nella larga maggioranza dei casi, la risposta giusta è nell’indifferenziato. Solo gli scontrini in carta normale vanno infatti nell’apposita raccolta differenziata, mentre quelli in carta termica – ovvero quasi tutti – vanno nell’indifferenziata.
Da Comieco, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, hanno prodotto un vademecum che spiega bene le varie differenze tra gli scontrini, e che riportiamo di seguito.
Gli scontrini fiscali sono composti da carte termiche e sostanze che reagiscono al calore e possono generare problemi nelle fasi del riciclo. Ecco perché NON vanno inseriti nei bidoni della carta.
Esistono diverse tipologie di carta stampata utilizzata per gli scontrini e non si può generalizzare. Le carte più comuni per gli scontrini sono:
– La carta termica (quella degli scontrini fiscali): sono carte che hanno al loro interno dei componenti che reagiscono al calore, riciclandole in seccheria provocano un forte scurimento, quindi vengono considerate non riciclabili. Per riconoscerle basterebbe scaldarle (senza bruciarle…) se anneriscono sono carte termiche. La maggior parte degli scontrini sono di questo tipo.
– Le carte chimiche (poco utilizzate per gli scontrini): esempio la vecchia carta carbone e quelle attualmente caricate con capsule contenenti inchiostri, hanno un comportamento simile alla carta termica e difficilmente possono essere considerate riciclabili. In questo caso è la pressione che rilascia il componente.
– La carta normale: fatture, ricevute o scontrini stampati con una stampante normale vanno ovviamente nella raccolta della carta.
Fare bene la raccolta differenziata, fa la differenza!
fonte greenreport.it